Il ballo di San Vito

Disambiguazione – Se stai cercando la malattia infiammatoria, vedi Corea di Sydenham.
Abbozzo
Questa voce sull'argomento album di musica d'autore è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
Il ballo di San Vito
album in studio
ArtistaVinicio Capossela
Pubblicazione15 giugno 1996
Durata46:07
Dischi1
Tracce13
GenereFolk
Pop
Jazz
Musica d'autore
EtichettaCGD EAST WEST
ProduttoreRenzo Fantini
RegistrazioneFonoprint Recording Studio, Bologna
Vinicio Capossela - cronologia
Album precedente
Camera a sud
(1994)
Album successivo
Liveinvolvo
(1998)

Il ballo di San Vito è il quarto disco pubblicato da Vinicio Capossela, nel 1996.

In quest'album l'autore comincia ad allontanarsi dalle sonorità jazz, che lo avevano contraddistinto fin dal primo album, per darsi ad un repertorio più sperimentale ed estroso. Ne sono un esempio la tarantella di Il ballo di San Vito (pubblicata anche come singolo), il latin rock di Tanco del murazzo, il funk di La notte se n'è andata e l'arabeggiante Contrada Chiavicone. L'accolita dei rancorosi è invece un omaggio al libro La confraternita dell'uva di John Fante, scrittore italoamericano del quale Capossela è un grande estimatore. Il resto dell'album segue più o meno il suo sound più classico. È il primo album di Capossela che conta della partecipazione di Marc Ribot, ma anche il primo di cui il cantautore cura la produzione, insieme al pianista Evan Lurie, il quale ha composto gli arrangiamenti.

Capossela ha definito così il suo album: «Chi ha il ballo di San Vito non può stare fermo e si muove per la penisola come un rabdomante senza tregua e senza requia e trova luoghi e assenze, desiderio d'altrove e fuoco immediato della strada e di Essere, sempre in ritardo per qualche cosa, afferra vorace e deraglia. (...) Sì, è un disco sull'ubiquità e sui luoghi e io l'ho scritto e realizzato senza una casa, con molte case a disposizione. Molte anime inquiete conosco sparse nel paese, treni lividi di partenza. Tempo perso e tempo guadagnato. Si dice che il pizzicato dalla tarantola possa trovare requie solo nel movimento continuo. (...) Un disco finito è come un circo in cui il primo numero non può fare a meno dell'ultimo, né il pagliaccio può fare a meno dell'acrobata. La scommessa è grande ed è per questo che la perderemo.»


Tracce

  1. Il ballo di San Vito – 3:22
  2. Morna – 4:54
  3. La notte se n'è andata – 3:45
  4. Le case – 2:12
  5. Il Corvo Torvo – 3:16
  6. Al veglione – 3:11
  7. Body Guard – 4:39
  8. L'affondamento del Cinastic – 2:50
  9. S'Agapò – 0:25
  10. Contrada Chiavicone – 2:30
  11. L'accolita dei rancorosi – 4:18
  12. Pioggia di novembre – 5:12
  13. Tanco del murazzo – 5:11

Formazione

Il ballo di San Vito

Morna

La notte se n'è andata

Le case

  • Giampaolo Casati - tromba
  • Enrico Guerzoni - violoncello
  • Piero Odorici - sax alto

Il corvo torvo

Al veglione

Body Guard

L'affondamento del Cinastic

Contrada Chiavicone

L'accolita dei rancorosi

  • Vinicio Capossela - piano preparato
  • Ellade Bandini - batteria
  • Giancarlo Bianchetti - chitarra
  • Marc Ribot - chitarra
  • Enrico Lazzarini - contrabbasso
  • Achille Succi - clarinetto basso
  • Evan Lurie - percussioni

Pioggia di novembre

  • Ares Tavolazzi - contrabbasso
  • Luciano Titi - armonium
  • La Crus - intonarumori

Tanco del murazzo

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikiquote
  • Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni da Il ballo di San Vito

Collegamenti esterni

  • (EN) Il ballo di San Vito, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  Portale Jazz
  Portale Musica